ALLIEVI NAZ. LEGA PRO – Coletta: ” Con i giovani bisogna avere pazienza. Determinati comportamenti non dovrebbero vedersi”

Bianchi-Coletta

Gli Allievi Nazionali Lega Pro del Generale Coletta si lasciano presto alle spalle la sconfitta del derby e nel weekend appena trascorso tornano a volare. La Lazio espugna il campo del Latina 1 a 0 grazie alla rete di Miceli. Il Generale Giulio Coletta, Responsabile del Settore Giovanile, nonochè allenatore degli Allievi Nazionali Lega Pro, intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio, si ritiene soddisfatto della squadra e della continua crescita:

“I ragazzi stanno crescendo, hanno ritrovato la serenità e si allenano con il sorriso e con impegno. Ogni tanto vanno un pò ripresi perchè quando cominciano ad andare bene si sentono già arrivati, allora vanno ridimensionati. Stanno crescendo, apprendono ed è stato cambiato il modo di affrontare gli avversari, i ragazzi son contenti ed i risultati ci danno ragione. Siamo preparando una squadra che dovrà fare bene gli Allievi Nazionali A e B dell’anno nuovo. Se si lavora con serenità e non si fa sentire il ragazzo troppo importante e indispensabile già da piccolo, i giocatori crescono ed i risultati arrivano. Nel caso contrario, si rischia di far pedere il giocatore per strada. Nel Settore Giovanile bisogna avere tanta pazienza e bisogna lavorare con umiltà perchè è quest’ultima che ti da la possibilità di emergere”.

La partita con il Latina è stata vinta su un campo in pessime condizioni, il nome ‘Pantanaccio B’ rispecchia al meglio il terreno di gioco:

“La classifica è relativa perchè in questo campionato le squadre di serie A e B sono tutte fuori classifica, quindi non la guardiamo. A Latina i ragazzi hanno giocato in un campo impossibile per colpa delle condizioni metereologiche e per un campo molto stretto e un mix tra terra ed erba dove si scivolava. Per la prima volta ai ragazzi gli ho detto che era impossibile giocare a calcio in una condizione simile, quindi gli ho detto di cercare di non perdere la palla e di lanciare gli attaccanti verso la porta. I ragazzi hanno risposto bene, abbiamo fatto una partita serena dove sono state create molte occasioni da gol, ma alla fine è stata realizzata solamente la punizione di Miceli. Però, son soddisfatto, i ragazzi mi hanno dato ascolto ed hanno fatto bene”.

Nel calcio giovanile bisogna pazientare, ci sono giocatori più o meno pronti, ma sono tutti bravi:

“I Giovanissimi Nazionali di Siviglia domenica hanno vinto una bella partita contro il Lanciano. Il mister ha fatto giocare ragazzi che aveva impiegato di meno ed hanno dato un bell’aiuto alla squadra dimostrando che possono competere alla pari con gli altri. Quello che dico sempre io fin dalla Scuola Calcio: non c’è un giocatore insostituibile. Ci sono giocatori più pronti, non più bravi perchè lo sono tutti altrimenti non starebbero alla Lazio, ma domani non significa che sarà sempre così le cose possono cambiare. In passato Palombi e Guerrieri erano più piccolini, oggi vediamo tutti di cosa sono capaci. Quando son giovani bisogna avere pazienza e sapere aspettare, quando si arriva negli Allievi Nazionali e in Primavera poi si faranno valutazioni in maniera differente”.

Nella sfida dei Giovanissimi Fascia B Elite di sabato ci sono stati comportamenti poco consoni al mondo del calcio, ed è un dispiacere maggiore vederlo nel Settore Giovanile, quando i ragazzi dovrebbero divertirsi:

“Sabato a Ladispoli c’è stata una situazione un po’ sgradevole dove i nostri giocatori son stati minacciati, volevano mettere le mani addosso ai nostri dirigenti e il portiere ha fatto un’entrata kamikaze su un nostro giocatore che è rimasto infortunato ed oggi deve essere operato. Sono cose inconcepibili, anche se con il Ladispoli abbiamo sempre avuto ottimi rapporti, non mi spiego il perchè di tali comportamenti. E’ una cosa vergognosa e indegna perchè i ragazzi devono imparare a divertirsi e a giocare. Si può vincere e si può perdere, lascia il tempo che trova anche perchè non ci stiamo giocando la Coppa dei campioni, è questo che si deve insegnare ai ragazzi e purtroppo molti non lo fanno”.