Poche ore fa è arrivata la chiamata della Nazionale Italiana per due aquile del Settore Giovanile della Lazio. L’ennesima soddisfazione che fa gioire al quartier generale di Formello. Un’ulteriore conferma della crescita della cantera capitolina, e visto che le chiacchiere stanno a zero, facciamo parlare i numeri confrontandoli ‘grossolanamente’ con il primo trimestre della passata stagione.
Partiamo proprio dalle convocazioni azzurre. Per quanto riguarda l’Under 15, allo Stage Territoriale del Centro, l’8 novembre hanno risposto alla chiamata ben 6 aquile classe 2004 (Bedini, Quaresima, Mancini, Rossi, Milani ed Amadei), mentre nella scorsa stagione son stati 4 i biancocelesti convocati dal CT Rocca (Moretti, Pollini, Manzo e Marinacci). Nei mesi scorsi è arrivata anche una chiamata l’Under 16 del tecnico Zoratto, ma un aquilotto fermo ai box per infortunio non ha potuto rispondere alla chiamata azzurra. Per quanto riguarda la convocazione più recente, ovvero quella del Torneo dei Gironi riguardanti la Nazionale Under 17, lo scorso anno è volato a Coverciano solamente Nicolò Armini. Un anno dopo, per lo stesso appuntamento vengono chiamati dal CT Nunziata ben due ragazzi, più precisamente Furlanetto e Bertini. La Lazio cresce in azzurro ed un anno dopo già vanta di 3 convocazioni in più rispetto alla passata stagione.
Un veloce colpo d’occhio anche per quanto riguarda i campionati nazionali. La storia sarebbe più lunga e complessa essendo cambiati i gironi. Quest’anno la Lazio milita nel girone A con Fiorentina, Juventus, Sampdoria, Sassuolo e Genoa, giusto per citarle alcune, un campionato molto più equilibrato rispetto al girone B (della passata stagione) dove c’è tutt’ora il predominio di Atalanta, Inter e Milan. Nonostante tutto ciò i numeri sono nettamente in salita. Nella stagione 2017/2018 l’Under 17 dopo 10 giornate di campionato si trovava al 10° posto della classifica avendo conquistato solamente 8 punti. Oggi, l’attuale Under 17 di Fabrizio Fratini vanta di trovarsi al terzo della classifica con 18 lunghezze. Prima crescita netta ed evidente, essendo passata anche questa categoria sotto la gestione di Mauro Bianchessi, mentre lo scorso anno era gestita dal DS Tare.
L’Under 16 della passata stagione, formata dalle aquile classe 2002 che a fine campionato hanno riportato la Lazio nelle prime otto squadre d’italia, era prima in classifica con 22 punti. Oggi, i ragazzi di mister Alboni (attuali classe 2003) si trovano sul gradino più basso del podio con 18 lunghezze conquistate. Qualche punto in meno in classifica, ma una crescita esponenziale della rosa attuale.
L’Under 15 di oggi guidata da Luca Luzardi, dopo aver fermato la sua striscia positiva di risultati domenica scorsa, vanificando la possibilità di conquistare il primato, è scivolata in classifica e si trova al quarto posto a sole 3 lunghezze dalla capolista. Sono 18 i punti conquistati dalle aquile classe 2004, mentre un anno fa la stessa categoria si trovava al sesto posto (allora formata dai 2003) sole 13 lunghezze.
Dieci giornate dei rispettivi campionati nazionali che lasciano parlare i numeri. Anche in questo caso è evidente la crescita del Settore Giovanile biancoceleste.
L’ultima categoria che compete per la conquista di un titolo è quella dell’Under 14 Elite. E’ quasi invariato il percorso nel campionato regionale, le aquile classe 2005 di Tommaso Rocchi oggi si trovano al primo posto della classifica a 25 punti, mentre un anno fa, le aquile classe 2004 mantenevano il primato della classifica con due punti in più.
Il Presidente Claudio Lotito dall’estate 2017 ha preso in mano le redini del Settore Giovanile biancoceleste occupandosene in prima persona ed ha iniziato a cambiare la rotta. Il numero uno della Lazio ha affidato la guida della cantera della Prima Squadra della Capitale all’esperienza ed alla professionalità di Mauro Bianchessi e dei collaboratori Panzerini, Ghedini e Pasquinelli.
Serve pazienza per vedere volare davvero in alto il Settore Giovanile della Lazio, tuttavia il percorso di cambiamento ha già iniziato a dare i primi frutti e dopo un anno, parlano i numeri.
Valentina Zampilli
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