UNDER 16 – Dalle valigie in mano ad essere una certezza: la favola di un aquilotto!

Un sogno si realizza se non si rimane fermi a guardare, ma semplicemente se passo dopo passo con umiltà e tenacia ci si avvicina sempre più verso l’obiettivo.

Per arrivare nel calcio che conta, nei palcoscenici dei grandi, la strada è lunga ed in salita e purtroppo, come cantava Morandi, ‘uno su mille ce la fa’. Eppure, ogni tanto c’è quella voce fuori dal coro, qualche piccola favola che regala ancora a tutti la speranza di continuare a sognare.

Questo è un capitolo della favola di Filippo Bedini, un giovane difensore di 15 anni della Lazio. Sono ormai tante le stagioni trascorse  con l’aquila sul petto, ma per lui questa avventura ha rischiato di terminare. Si conclude il percorso nella Scuola Calcio ed iniziano i campionati preagonistici.  Nella stagione 2016/2017, Joop Lensen, allora Responsabile del Settore Giovanile biancoceleste, inserisce Bedini nel secondo gruppo dei ragazzi classe 2004, quelli che poi a fine anno risulteranno non essere riconfermati in biancoceleste. Secondo l’olandese, il giovane ragazzo non era di prospettiva, tant’è che nell’arco della stagione ha fatto cambiare più volte ruolo al ragazzo spostandolo da difensore a centrocampista fino ad improvvisarlo attaccante. Arriva la fine del campionato dei Giovanissimi Provinciali Fascia B ed a giugno 2017 la sua conferma in biancoceleste è in dubbio, anzi, il suo percorso nella Prima Squadra della Capitale sembrerebbe terminare. A Luglio però c’è il cambio di Responsabili, arriva a Roma Mauro Bianchessi. L’ex Milan conferma il giocatore e da quel momento in poi Filippo Bedini diventerà un perno importante della retroguardia dell’Under 14. L’aquila classe 2004 disputa il campionato regionale, la squadra allora guidata da mister Alboni spiega le ali sia nella regione che nel panorama nazionale ed internazionale arrivando a farsi valere in prestigiosi tornei, giocando addirittura al Wanda Metropolitano di Madrid. Filippo Bedini cresce e continua ad essere un difensore con il vizio del gol, spesso e volentieri il terzino gonfia la rete grazie ad una precisione magistrale. L’anno seguente, le prestazioni della giovane aquila non passano inosservate agli addetti ai lavori ed arriva la prima convocazione in Nazionale, il CT Patrizia Panico convoca il biancoceleste in più di un’occasione con gli azzurrini dell’Under 15. Il campionato è un po’ altalenante, la Lazio non riesce ad agguantare i playoff, ma gli occhi rimangono fissi su quei giocatori di maggiore spicco. Ad agosto arriva il fischio d’inizio sulla nuova stagione, le aquile classe 2004 iniziano il campionato Under 16, ritrovano alla guida Marco Alboni, allenatore da loro ben conosciuto ed in questo avvio di stagione, tornano a volare. Dopo tre giornate di campionato, i biancocelesti occupano la prima posizione della classifica con 7 punti arrivati grazie al pareggio con l’Empoli e le vittorie con Livorno e Sassuolo. Bedini si conferma uno dei leader della retroguardia, il vicecapitano della squadra convince tutti. Per il terzino capitolino, la scorsa settimana è da incorniciare, arriva il suo primo gol stagionale  nella partita contro il Sassuolo e la convocazione in Nazionale. Prima chiamata della stagione nella Nazionale Under 16 per l’aquilotto, il CT Bernardo Corradi si è lasciato convincere dalle prestazioni viste ed ha inserito Filippo Bedini nella lista dei 22 giocatori impegnati nella doppia sfida amichevole contro i pari età della Svizzera. Nel primo test, Bedini rimane in campo per l’intera gara gestendo al meglio la linea difensiva azzurra, l’Italia si aggiudica la vittoria di 4-1, mentre nel secondo incontro il giocatore biancoceleste entra in campo l’ultima mezz’ora, ma l’Italia perde 1-3. Grande soddisfazione per il giovane aquilotto classe 2004, si conclude la parentesi azzurra, Bedini è pronto per tornare nella Capitale e concentrarsi sul campionato. 

La favola di Filippo Bedini, da giovane ragazzo messo alla porta con le valigie in mano, a punto fermo della Lazio fino alla convocazione in Nazionale. Bisogna lavorare a testa bassa, ma con l’obiettivo sempre ben chiaro davanti agli occhi e come direbbe il Responsabile Mauro Bianchessi: ‘Senza mollare mai!’ In quel di Formello il vento è cambiato, le giovani aquile iniziano a spiccare il volo e passo dopo passo salgono gradini sempre più importanti, con l’obiettivo e la speranza di vedere qualcuno di loro arrivare nella Prima Squadra.

Valentina Zampilli

RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, anche parziale, dell’articolo è vietata. I trasgressori saranno perseguibili a norma di legge