Questa volta tutto è diverso. Nessuna messa, nessun annuncio per quella che sarebbe dovuta essere la terza edizione del Memorial Fersini (almeno per il momento ndr) tanto voluto dal Presidente Lotito e dal Responsabile Bianchessi, nessun trofeo dedicato da mister Inzaghi. Tutto è diverso, questa volta nel giorno di Pasqua, dove anche le campane suonano a festa, questo 12 Aprile continua a lasciare sempre un po’ d’amaro in bocca e una lacrima nel cuore. Otto anni sono trascorsi da quel 12 Aprile 2012 quando il giovanissimo Mirko Fersini ha lasciato tutti un po’ più soli. Quel sorriso contagioso aveva fatto innamorare tutti anche chi non lo conosceva e per sei lunghi e interminabili giorni tutti hanno fatto il tifo per per lui, dove non esistevano colori, ma un solo grido unanime ‘Mirko Non mollare!’. Quel giovane aquilotto, insieme al suo allenatore Simone Inzaghi ed ai suo compagni della Lazio classe ’95, era abituato a vincere, dal terreno verde si usciva sempre trionfatori. Eppure… Quel 12 aprile Mirko, nonostante non sia mai stato lasciato solo, è uscito sconfitto dalla partita più importante, quella con la vita. Mirko ha incontrato il suo destino lungo il tragitto per tornare a casa prima di partire per l’ennesima partita, ma questa volta è stato il ragazzo a subire un brutto scherzo. Il fato si è portato via un giovanissimo ragazzo di appena 17 anni. Mirko Fersini è volato nel suo cielo biancoceleste, quegli stessi colori che indossava ogni giorno portando con orgoglio l’aquila sul petto, quegli stessi colori della sua squadra del cuore.
Otto lunghi anni sono trascorsi da quel 12 Aprile 2012, eppure sembra ieri, perché il ricordo di Mirko Fersini è ancora vivo nella mente e nel cuore di tutti.
Questa volta tutto è un po’ diverso, l’unica cosa certa rimane il suo sorriso. Quel sorriso contagioso che continua a dare forza alla sua famiglia in primis ed a tutte le persone che lo hanno conosciuto.
Caro Mirko non ti dimenticheremo mai, continui a vivere nei nostri cuori!
Valentina Zampilli
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