Mauro Bianchessi: ‘Fermare il calcio? Sarebbe una catastrofe, si pensi ai lavoratori…’

Continua la querrelle se far ripartire o no il movimento calcistico. Poca chiarezza e troppe indecisioni, ma soprattutto una disparità notevole dopo che il nuovo DPCM in vigore dal 4 maggio permette gli allenamenti agli atleti di sport individuali, ma non a quelli di squadra che devono attendere il 18 maggio.

Il campionato riprende o arriverà lo stop definitivo da parte del governo?

In casa Lazio, un altro rappresentante si è fatto sentire sulla necessità che ha il calcio di ripartire. Mauro Bianchessi, Responsabile del Settore Giovanile biancoceleste, ha espresso il suo parere in modo chiaro e con numeri alla mano a TV Bergamo e il quotidiano ‘Il Messaggero’:

“Il sistema calcio, sommando tutte le leghe, nel 2017-18 ha fatturato 4,7 miliardi di euro e dato lavoro a 300mila persone col suo indotto con una grande valenza sociale. Spero che al governo ci sia gente con conoscenza del mondo del calcio e con abilità di mediazione, perché altrimenti si rischia una catastrofe. Penso sia assurdo che i calciatori possano allenarsi nei parchi pubblici e non nei propri centri sportivi in totale sicurezza. Provate a pensare alle migliaia di persone che dal 4 maggio prenderanno la metro, e non si permette a dei giocatori di correre all’aperto nei propri centri sportivi in sicurezza? Ci vorrebbe più buon senso e una riflessione logica prima di fare queste normative. Ripresa delle giovanili? Ritengo che si andrà di pari passo con la scuola e, quindi, salvo imprevisti, a settembre i campionati ed agosto la preparazione, ma ad oggi è solo una previsione. Nella stagione 2017-18 si sono disputate in Italia circa 568mila partite di calcio e il 68% delle quali a livello giovanile”.