La Lazio è vicina a mister Cosco nella sua partita più importante

Forza mister Cosco

Sconcerto e dolore, insieme alla speranza. Alla fine la forza di volontà e la fede di Vincenzo Cosco prevaranno nella lotta contro il cancro col quale l’allenatore molisano si era confrontato, vincendo, nel 1996. Adesso una nuova sfida. Alla Vigilia di Natale l’allenatore della Torres, di soli 51 anni, apprende dai medici che c’è una nuova ‘partita’ da combattere: il cancro è tornato a 18 anni essatti di distanza dal primo, questa volta in maniera più violenta. Mister Cosco abbandona, gli auguriamo solo per il momento, il mondo del pallone per affrontare la sua partita più importante.  La Lazio fa sentire la propria vicinanza all’allenatore della Torres, i ragazzi classe 2001 prima di entrare in campo per affrontare l’ennesima sfida, lanciano un messaggio all’allenatore “FORZA MISTER COSCO SIAMO TUTTI CON TE”. D’altronde, come sono abituati gli aquilotti non bisogna mollare mai ed anche questa volta Vincenzo Cosco dovrà vincere questa partita!

E’ lo stesso Vincenzo Cosco a scrivere una lettera aperta a tutti, di seguito c’è solamente parte delle sue parole, un discorso di un vero combattente che non ha la minima intenzione di arrendersi:

“E con un mix di sentimenti che vi scrivo: emozione in primis, ma anche col nodo in gola e, al contempo, con spirito battagliero, quello che mi ha sempre contraddistinto nel mondo del calcio. Sono costretto a salutare il calcio e la Torres, ma spero che sia solo un arrivederci. Anzi, sono convinto che il mio saluto sarà solo un temporaneo allontanamento dallo sport che, insieme alla mia famiglia, è stato il mio mondo per quaranta anni. La mia vita, alla Vigilia del Natale 2014, è cambiata in due ore, così come cambiò in un giorno di quel lontano 1996. Il cancro, sconfitto e annientato 18 anni fa, è tornato a invadere il mio corpo, in maniera più violenta. E, così, oggi per me inizia la ‘partita di ritorno’ contro il male del secolo. All’andata, per dirla nel gergo calcistico, ho vinto, ho trionfato: combattei, anche grazie al supporto della mia famiglia e dei miei amici più stretti, come un leone indomito ed ebbi la meglio. Il cancro, oggi, ha fatto gol e io sono costretto ai tempi supplementari: una partita nella quale il pareggio non esiste. Sono costretto a vincere: devo farlo per tutta la mia famiglia, per mia moglie Silvana, per i miei piccoli, ma già maturi, figli, Gaia e Luigi, ma anche perché io ho sempre sostenuto che i sogni aiutano a vivere. Non posso far altro, dunque, oggi come non mai, che andare avanti sognando, per continuare a vivere e, quindi, restare vicino alla mia famiglia e ai miei cari, oltre che per riprendere quel sogno chiamato ‘calcio’. Per far ciò dovrò battere ancora una volta il cancro: la fede, così come 19 anni fa, sarà la mia guida, insieme con l’affetto della mia famiglia e dei miei amici più stretti: vedere che chi mi sta più vicino ha macinato chilometri per raggiungermi a casa appena qualche ora dopo la drammatica diagnosi, mi ha riempito l’animo di quella necessaria e indispensabile voglia di combattere. Inizia la mia partita più importante: quella contro il destino, atto secondo. Credo nel fato e sono convinto che chi è sopra di noi mi ha messo nuovamente alla prova. Si aggiusterà tutto, ne sono certo”.

 

FORZA MISTER COSCO!